#Storia criminale
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divulgatoriseriali · 2 years ago
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Monografie seriali: Leonarda Cianciulli - 13 piccole bare bianche in un Viaggio Esoterico tra Maledizioni e Riti Magici
Leonarda Cianciulli, conosciuta erroneamente come “la saponificatrice di Correggio” (erroneamente perchè non ha mai fabbricato saponi) è una figura oscura nella storia criminale italiana. Durante gli anni ’40, ha commesso una serie di omicidi che hanno sconvolto l’opinione pubblica. Continue reading Untitled
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pier-carlo-universe · 23 hours ago
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Khadicha Suleymanova: La Prima Avvocatessa Uzbeka e Pioniera della Giustizia
Un esempio di determinazione e coraggio per le donne uzbeke e il mondo del diritto.
Un esempio di determinazione e coraggio per le donne uzbeke e il mondo del diritto. Un’Eroina della Giustizia. Khadicha Suleymanova, nata il 3 luglio 1913, è stata una figura rivoluzionaria nella storia dell’Uzbekistan. Cresciuta in una famiglia intellettuale, ha dimostrato una determinazione straordinaria nel perseguire i suoi obiettivi, nonostante le sfide economiche e politiche del suo…
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thetrottingcowboy · 1 year ago
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Venni, vidi, Vinicio. He is a beast of an actor with enormous capability and range of expressions & tenderness. A pleasure to work with him and chat at dinner about everything related to cinema and dreams with him, Mattia and Romina.
'Cinque Atti un sogno' Soon out
Shooting at ‘la Pergola’ theatre in Florence was one of the craziest experience ever. Seeing it empty but so full of emotions was a blast.
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vintagebiker43 · 5 months ago
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Il più grande errore di Togliatti
Ogni anno la premier Meloni ricorda la morte di Giorgio Almirante, celebrandolo come eroe della patria, uomo retto e suo riferimento politico.
Almirante in realtà è stato un razzista convinto, un criminale di guerra e un istigatore di stragi e rappresaglie.
Nella primavera del 1944 firmò il "manifesto della morte" come capo di gabinetto del ministro della Cultura Popolare dell'RSI. Il manifesto annunciava la fucilazione per "sbandati ed appartenenti a bande" che non si fossero consegnati ai "posti militari e di polizia italiani e tedeschi".
Le zone della Toscana in cui fu affisso il bando divennero teatro di stragi e rappresaglie, in particolare a Niccioleta, dopo la diffusione di quel bando, furono assassinati dai nazifascisti 83 minatori accusati di collaborazione con i “banditi partigiani”. Il manifesto della morte venne ritrovato nell'estate del 1971 e pubblicato il 27 giugno dai quotidiani "l'Unità" e "il Manifesto". Giorgio Almirante li denunciò per diffamazione.
Nel corso del procedimento furono rinvenute negli Archivi di Stato e prodotte in giudizio inequivocabili prove documentali attestanti la veridicità del manifesto di fucilazione. La Cassazione nel 1978 decretò la vittoria totale de L’Unità, che rifiutò il risarcimento economico. La stampa comunista aveva dimostrato che Almirante era un criminale di guerra. Questa è solo una delle tante criminali vicende legate alla storia di Giorgio Almirante.
Chi lo ritiene il proprio riferimento politico si qualifica da solo/a.
Cronache Ribelli
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falcemartello · 6 months ago
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Il 6 Agosto di 79 anni fa il lancio della prima bomba atomica sul Giappone.
Polverizzarono all'istante più di 70000 persone ed altrettanto morirono per cro negli anni successivi.
Lo ricordiamo oggi come il primo lancio di bombe chirurgiche e democratiche di chi da li a breve penso' che in fondo, lanciarne un'altra, non era poi così disumano perché la pace prima di tutto.
I criminali di guerra USA non dovranno comparire davanti ad un tribunale militare stile Norimberga, non verranno mai giudicati.
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Il Giappone voleva arrendersi. Lo aveva detto chiaramente a più riprese e loro, gli Usa, lo sapevano. Lo sapevano perfettamente!
Ma non gli bastava una resa, a loro non è mai bastato raggiungere l'obiettivo della pace, non gli è mai importato nulla di tutto ciò. Hanno sempre mirato a mostrare al mondo intero uno strapotere militare criminale per i propri vantaggi economici e per riscrivere la storia a proprio piacimento. L'obiettivo è stravincere e umiliare gli avversari spargendo sangue e macerie, soprattutto per dare benzina al motore della propaganda Hollywoodiana, per fare in modo che tutti pensino di essere di fronte al paese perfetto che salva sempre il mondo dai cattivi e che persegue la democrazia per sé e per conto terzi.
Nessuno ancora oggi, almeno nella parte occidentale, chiama le bombe atomiche sganciate a Hiroshima il 6 agosto e a Nagasaki il 9 agosto del 1945 "crimini di guerra". Nessuno in quel pezzo di mondo occidentale ha il coraggio di pronunciare questa frase nonostante siano stati inceneriti in mezzo secondo centinaia di migliaia di civili bambini, donne e anziani Giapponesi che non c'entravano nulla. Il crimine di guerra più atroce della storia pari solo ai crimini di guerra israeliani ai danni dei Palestinesi.
In quel lontano 1945, come dicevamo, il ministro degli esteri Giapponese aveva inviato un messaggio al suo ambasciatore a Mosca. Quel messaggio diceva che volevano far finire la guerra perché ormai si erano resi conto di essere stati sconfitti. In sostanza avevano offerto la resa a patto che l'imperatore non subisse ritorsioni. Cosa peraltro successa anche dopo le bombe atomiche perché gli Usa imposero che l'imperatore diventasse un loro fantoccio. Oltre a questo c'è un'altra cosa altrettanto importante, c'è il Memorandum MacArthur: questo documento riporta ben cinque richieste di resa arrivate agli Usa da alte personalità Giapponesi che agivano per conto dell'imperatore.
Ma agli USA non interessava nulla. Loro dovevano sganciare quelle bombe, bruciare vivi civili e contaminare per le successive generazioni un intero territorio per far vedere al mondo intero, soprattutto alla Russia che era stata già designata come prossimo avversario strategico di avere a disposizione queste armi nucleari. Qualcuno nei ranghi dell'esercito statunitense propose di sganciare le bombe in un'isola remota per evitare una strage. Ipotesi scartata perché quando sei un criminale naturale nato da un genocidio, la cosa più importante è continuare a delinquere. Allora come oggi.
Questa è storia che viene scientemente tenuta nascosta subdolamente. Infatti in nessun libro di storia dei cicli di istruzione nel mondo occidentale la si trova. Intere paginate sullo sbarco in Normandia mentre le bombe atomiche relegate come nota a margine. Esattamente come la battaglia di Stalingrado dove venne sconfitto Hitler per mano del sangue Russo. Ma non può essere cancellata. Bisogna fare in modo che non venga cancellata, costi quel che costi! È necessario coltivare la memoria per non essere fuorviati dalla propaganda che continua a trattarci come degli imbecilli.
Si continua a far credere, con ogni metodo possibile e immaginabile, che ci sia un paese detentore di verità e giustizia. Un paese che si erge e viene eretto a più grande e perfetta democrazia del mondo. Credo che queste siano le bugie più grandi della storia dell'umanità. Ma non perché lo dica io, semplicemente perché i fatti smentiscono categoricamente questa narrazione. Parliamo dello stesso paese che, ed è bene rammentarlo continuamente, a oggi è stato l'unico a sganciare l'atomica. Senza alcuna motivazione. Solo perché avevano deciso così...
GiuseppeSalamone
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vadaviaaiciap · 3 months ago
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La cosa che più mi fa incazzare della storia del controllore accoltellato da un africano presso la stazione di Genova-Rivarolo, sono i comunisti della Cgil che criticano il Governo per la mancata sicurezza sui treni.
Vi do una notizia, comunisti: questo Governo sta investendo molti soldi in sicurezza e Salvini, mandato a processo grazie al via libera in Parlamento di pd e m5s, rischia 6 anni di galera per aver difeso i confini.
Prima appoggiano l'invasione degli immigrati voluta dai compari del pd e poi si lamentano della sicurezza sui treni.
Vi do la seconda notizia, comunisti: la maggior parte dei crimini sui treni è opera dei vostri amici immigrati clandestini. Quelli ai quali le sinistre vorrebbero regalare la cittadinanza italiana con lo ius soli e che corteggiano perché domani potrebbero diventare loro elettori. Comunisti più ipocriti che mai: prima manifestano a Verona per l'immigrato neutralizzato da un poliziotto che fermandolo ha salvato vite umane, poi esprimono solidarietà all'italiano quasi ammazzato col coltello da un africano in stazione.
A proposito: purtroppo a Genova-Rivarolo non si è trovato un poliziotto, altrimenti qualcuno avrebbe sventolato bandiere con falce e martello anche oggi, in compagnia degli amici immigrati clandestini.
Questa volta il criminale ha avuto la meglio.
Ripuliamo la Nazione da questi assetati di sangue e razzisti contro gli Italiani. Magistratura permettendo.
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multiverseofseries · 2 months ago
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Arcane 2: un doloroso saluto per un'attesa ripagata
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Che si conosca League of Legends oppure no, vi sfido a trovare qualcuno che non sia stato assolutamente conquistato da Arcane, la serie animata di Netflix nata da una collaborazione tra Riot Games e lo Studio Fortiche. Un sodalizio che ha dato vita a qualcosa di così stupefacente tanto che l'attesa per questa seconda stagione è stata una delle più sentite nel panorama seriale. La storia di Jinx/Powder e Vi, due sorelle estremamente diverse, anime smarrite in un mondo in lotta è stata tratteggiata con così tanta maestria nella stagione 1 che la sorpresa è divenuta ben presto affezione per un titolo animato maturo e avvincente.
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Vi e Jinx mentre combattono
Il background, ripreso dal videogioco, viene quindi esplorato a partire da una piccola porzione del regno di Runeterra, ovvero la ricca città di Piltover, contrapposta alla miseria di Zaun, luogo di reietti dove sopravvivere ed emergere un'impresa praticamente impossibile. Le protagoniste vengono da lì: figlie di degrado e sofferenza esistenziale scelgono strade opposte. Se Vi sembra mantenere una propria morale, Powder, divenuta Jinx dopo essersi unita all'ambiguo Silco, sembra in qualche modo abbandonarla completamente incarnando i poli opposti di ragione, l'una, e impulsività, l'altra. La seconda stagione disponibile su Netflix per un totale di 9 episodi che dovrebbero concludere completamente l'arco narrativo.
Non ci sono buoni e cattivi in Arcane
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Un'immagine di Jinx
In totale continuity con la precedente, Arcane 2 riparte, esattamente dagli avvenimenti dello scioccante nono episodio. Jinx, dopo aver usato un lanciarazzi caricato ad Hextech, lascia solo distruzione e morte nella sede della consulta. Il consiglio è decimato e Caitlyn, dopo la morte di sua madre, è determinata a catturare la folle assassina. Fare giustizia uccidendo la responsabile principale dell'attacco è diventato per lei un chiodo fisso, un'ossessione alimentata da rabbia, dolore e frustrazione, sentimenti che inizialmente condividerà con Vi, che comunque rimarrà più ragionevole, cercando, invano, di far ragionare colei che ama, conscia del fatto che ormai sua sorella Powder non ci sia più, scalzata dalla criminale Jinx.
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Una scena della seconda stagione di Arcane
Questi avvenimenti e il crescente attrito tra Piltover e Zaun porteranno i due territori ad una guerra civile sanguinosa e spietata, uno scontro che, a causa dell'eccessivo uso dell'Hextech, sta minando l'Arcane fin dalle sue fondamenta, portando a preoccupanti anomalie sempre più frequenti.
Una serie mai banale
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Caitlyn in una scena
Quindi eccoci di nuovo a Runeterra per un ritorno in grande stile, un ritorno che ci mostra cosa succede quando il mondo va a rotoli, quando tutto sembra perduto, quando ogni ordine viene sovvertito e non sappiamo più veramente chi siano i buoni e chi i cattivi, ammesso che di buoni ce ne siano mai stati. Questa seconda stagione fa leva proprio su questo, sull'assenza di scelte morali, sulle miserie dell'animo umano, sul concetto di vendetta come risultante di dolore immenso e rabbia.
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Violet combatte nella seconda stagione
La seconda stagione di Arcane entra nel vivo dal terzo episodio, proseguendo a briglia sciolta in una serie di eventi concatenati, incastrati tra loro al millimetro come pezzi di un puzzle da ricostruire, tutto frutto di un'eccellente scrittura che, nonostante l'ottimo livello tecnico, si conferma la vera forza di questa serie. La narrazione, che procede attraverso sviluppi per nulla banali e straordinariamente profondi, per quanto intricata è un crescendo di scelte azzeccate, adrenalina, dramma e tematiche sociali esposte in un racconto coinvolgente, emotivo e intelligente, un crescendo per il quale sarà doloroso assistere ad una fine.
L'ottimo lavoro dello studio Fortiche
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Un'immagine di Arcane 2
A questo punto non si può che elogiare la serie anche dal punto di vista tecnico. Ci ho riflettuto molto, non volevo che l'entusiasmo falsasse in qualche modo il giudizio ma, con convinzione, non posso far altro che apprezzare il lavoro dello studio Fortiche che anche in questa seconda stagione ha saputo superare diversi limiti con intelligenza e creatività.
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Un primo piano di Vi
Si assiste, quindi, ad una maggiore attenzione nelle espressioni e nella mimica facciale dei personaggi e ad una collezione di scene che sembrano uscire con prepotenza dalle tavole di un fumetto, immagini con le quali Arcane sembra voler abbracciare con ancora più convinzione la cultura pop che ne ha generato il fenomeno.
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Un'immagine di Arcane
Interessante anche il maggior utilizzo di stili di animazioni differenti che, uniti al design principale, rendono l'intero prodotto maggiormente vario e comunicativo. A quanto pare la storia di Vi e Powder si concluderà con questi ultimi nove episodi e ciò che più rimane difficile digerire è proprio il dover salutare questa serie che nel corso degli ultimi anni è stata in grado di settare nuovi standard nel mondo dell'animazione.
Conclusioni
Torna Arcane, la serie animata di Netflix nata da una collaborazione tra Riot Games e lo Studio Fortiche, un sodalizio che ha dato vita a qualcosa di così stupefacente che l’attesa per questa seconda stagione è stata una delle più sentite nel panorama seriale. Stagione che dal terzo episodio in poi corre e intreccia storyline avvincenti con maestria assoluta, riconfermando la scrittura come punto forte dell’intera serie. Lo studio Fortiche, però, anche dal punto di vista tecnico tenta passi avanti con una maggiore attenzione ai dettagli, in particolare alle espressioni dei personaggi, e con immagini che sembrano uscire dalle tavole di un fumetto, abbracciando con ancora più convinzione quella cultura pop che ha contribuito a rendere questo titolo così atteso e apprezzato.
👍🏻
La scrittura, complessa e impeccabile.
Lo stile delle animazioni che ambia in base alle necessità narrative.
Una maggiore attenzione alle espressioni dei personaggi.
Alcune scene che richiamano l’estetica del fumetto.
👎🏻
Ci ho provato ma non ho trovato nulla che non mi piacesse in qusta stagione. Se voi ne avete trovati fatemi sapere.
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orotrasparente · 1 year ago
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comunque sto vedendo questo slogan del “not all man” da un paio di giorni in giro sui social, in particolare facebook, il che mi ha fatto riflettere sul fatto che si sta dibattendo su una cosa che dovrebbe (e sottolineo il condizionale) essere normale, cioè è come se io ora andassi sotto i post di 40/50 pagine commentando “oggi ho pranzato”, che è il minimo indispensabile per sopravvivere no? esattamente così come il non uccidere l’ex fidanzata che ci lascia o il non stuprare una ragazza a caso è il minimo indispensabile per essere umano, la cosa davvero strana di questa situazione è che ci si “vanta” di qualcosa che dovrebbe (ripeto il condizionale) essere scontato, è chiaro che non tutti siamo stupratori e assassini, così come è chiaro che non deve essere un motivo di vanto il non essere uno psicopatico criminale, penso sinceramente che il problema di tutta questa storia che fa da contorno alle tragedie che ascoltiamo tutti i giorni è che molte persone non capiscono che il problema non è chi NON compie determinate atrocità ma il fatto che se ne compiano oggigiorno così tante, così facendo si sposta l’attenzione da un problema concreto e tangibile, sminuendo il tutto con un “eh ma non siamo tutti così”, eh ok, ma ce ne sono altri 28181819 che lo sono ed è lì che si deve sbattere con la testa contro il muro TUTTI unitamente (uomini e donne) e non farla diventare una lotta tra sessi, bensì una lotta contro questi accadimenti atroci e insostenibili
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blogitalianissimo · 1 year ago
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Mi fa tantissimo incazzare la gente che difende ciecamente l'indifendibile. Da una parte la tragedia palestinese, dove un esercito spietato e armato dalle maggiori potenze mondiali attacca indiscriminatamente civili indifesi; dall'altra la vergogna che chiunque osi protestare sia trattato da criminale al punto che un esercito addestrato e armato accerchia e riempie di botte un corteo di ragazzi disarmati. E la gente è puntualmente dalla parte del palese sopruso. È vergognoso e tragico, a che cazzo di mentalità siamo arrivati
Non è per difendere questa gente perché parte di loro sono indifendibili e non dico cosa gli auguro, però diciamo che i media, telegiornali e compagnia non aiutano affatto. Cioè ho notato un'ignoranza enorme a riguardo, e non posso nemmeno dare colpe perché accendi la tv e senti stronzate tipo i palestinesi definiti pericolosi t3rroristi e la povera Isr4ele che si sta difendendo.
E non hanno gestito meglio la questione di Pisa o delle altre manifestazioni in Italia. Hanno seriamente fatto passare quei ragazzi come dei violenti, e le "forze dell'ordine" avrebbero fatto semplicemente il loro lavoro, a quanto dicono I TELEGIORNALI.
Cioè capisci che, sì assolutamente ci sono persone che hanno la faccia come il culo, ma anche gente che ignora la realtà delle cose, e non gli posso manco dare troppo addosso, perché in teoria ad un telegiornale si richiederebbe di riportare i fatti come stanno ed essere neutrale, ma così non è, pure i telegiornali sono un mezzo propagandistico, e quindi l'italiano medio si beve la storia degli "angeli con la divisa" vs ragazzi violenti. È una situazione imbarazzante quella dei media in Italia, lo è sempre stata, ma in questi giorni stanno facendo il peggio del peggio.
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curiositasmundi · 4 months ago
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Elena Basile
Vorrei che i cantori della propaganda occidentale, coloro che affermano che “la guerra in Ucraina l’ha creata Putin”, che inneggiano all’Occidente perché da sempre in grado di “aiutare i Paesi a combattere per la libertà”, che recitano il catechismo neoliberale senza mostrare alcun ripensamento: tutti questi vorrei fossero deportati a Gaza o in Cisgiordania o in Ucraina a combattere al fronte e rimanessero lì inermi ad osservare la realtà del massacro, vorrei che vedessero i corpi dilaniati o bruciati dei bimbi palestinesi, che assaporassero la verità alla quale sono tanto indifferenti. Ho un‘impronta cristiana e come ho imparato sui libri di Dostoevskij, c’è una umanità che ci accomuna, una pietas che trionfa. I Giuda odierni, dinnanzi all’orrore della guerra, cadrebbero in ginocchio e finalmente smetterebbero di fare sviolinature all’Occidente bellicista: una macchina mostruosa di abusi e di crimini impuniti. Ascolterebbero l’urlo delle vittime e cadrebbero in ginocchio di fronte ai bambini palestinesi, iracheni, afghani, libici, libanesi, di fronte alle vittime dei bombardamenti di Belgrado, di fronte ai diciottenni ucraini sterminati o mutilati.
Usciamo dal moralismo e dai commoventi miti cristiani. Torniamo alla politica internazionale. Le Nazioni Unite sono state distrutte dall’Occidente. Le risoluzioni relative ai soprusi israeliani avrebbero potuto essere imposte da una mediazione tra i membri del Consiglio di Sicurezza se gli Stati Uniti non avessero voluto assicurare l’impunità a Israele. Oggi il Segretario di Stato Blinken ha la faccia tosta di affermare in pubblico che le alture del Golan (terre considerate occupate dall’ONU) possono essere utilizzate per la difesa di Israele. Il Governo criminale di Netanyahu spinge per un conflitto allargato contro Libano e Iran, e con l’esplosione di “cerca persone” semina morte tra civili e non solo tra miliziani. Il conflitto non è ancora scoppiato in virtù della saggezza diplomatica iraniana, ma i titoli dei giornali più letti si limitano a descrivere l’escalation tra Hezbollah e Israele come se fosse un evento voluto dalla provvidenza e non determinato dai comportamenti concreti di uno Stato terrorista.
I Dem Usa non hanno  voglia di farsi trascinare nel conflitto a due mesi dalle elezioni. Sono impotenti di fronte alla lobby di Israele che decide di fatto la politica statunitense, molte volte contro gli interessi americani e del popolo di Israele.
In Ucraina la superiorità russa sul campo militare è un fatto che non sarà sovvertito dall’utilizzo degli Storm Shadow. Zelenski, l’ex comico assassino del suo popolo e distruttore del suo Paese, chiamato dai giornali mainstream, eroico, intrepido e via dicendo, tenta di portare la NATO in guerra. Con un gioco delle parti e una divisione dei compiti il Parlamento europeo, guidato da donne senza cultura e senza memoria del dolore, dichiara nei fatti guerra alla Russia autorizzando l’uso di armi letali, manovrabili soltanto da militari NATO, per un attacco in profondità nel territorio russo. Washington rimane dietro le quinte e prepara la destabilizzazione nel Pacifico. BlackRock e gli altri fondi speculativi che detengono l’80% della ricchezza mondiale attendono le nuove avventure, in vista di ingenti profitti futuri.
La guerra in Ucraina non è iniziata con l’attacco russo del 2022. I signori dei maggiori giornali oscurano le voci del dissenso e strombazzano slogan senza fondamento. Signor Ezio Mauro, possibile che non conosca la Storia, che voglia distruggere i libri e la cultura? Perché non racconta ai suoi elettori della dicotomia OSCE NATO? Della strategia USA iniziata nel lontano 1997 che provocò le accorate parole di G. Kennan? Perché non racconta della guerra civile in Ucraina e della mancata applicazione degli accordi di Minsk? Perché non afferma che il principio caro all’OSCE e all’ONU di “non ingerenza negli affari interni di un altro Paese” è stato violato infinite volte da Washington e dagli Stati colonialisti europei? Possibile che sia così strabico da vedere solo l’aggressione russa, pure da considerare secondo diversi studiosi alla stregua, quella sì, di guerra preventiva (“preemptive”), per impedire l’ennesima spedizione punitiva contro le popolazioni russofone e l’assalto al Donbass da parte di un esercito che aveva incluso tra le sue fila il famigerato battaglione neonazista AZOV? Come mai a suo avviso sui giornali di maggiore impatto non vi sono voci radicali di dissenso che possano informare i lettori su una narrativa alternativa basata sui fatti documentati e non su slogan ideologici? Condivide anche lei il trionfalismo col quale Molinari ha celebrato l’assassinio di civili libanesi grazie all’esplosione dei “cerca persona”, un atto terroristico considerato dal giornalista un avanzamento tecnologico in grado di rafforzare Tel Aviv?
Mentre poniamo queste domande, i cantori dell’Occidente alla Mauro, alla Mieli, e persino alla Quirico, tanto per indicare i nomi più autorevoli, restano silenti. Alimentando nel cittadino più consapevole la percezione che esista un “quarto potere” sempre più separato, complice e autoreferenziale.
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campadailyblog · 7 months ago
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Banda Della Magliana: storia criminale romana
La Banda della Magliana è stata un’organizzazione criminale di stampo mafioso. Ha dominato la criminalità a Roma per oltre un decennio, dal 1970 agli anni ’90. Originaria del quartiere omonimo, è stata la più potente e violenta a Roma. Ha unificato la malavita locale. La banda si distingueva per i suoi legami con la politica e i servizi segreti. Le sue attività illegali includevano traffico di…
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marcoleopa · 2 years ago
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"Se..."
"Se arriva senza un lavoro è clandestino, se arriva da solo è un vigliacco, se arriva con la famiglia un irresponsabile. Se davvero era così povero dove ha trovato i soldi, se scappa dalla fame non è un profugo, se raccoglie i pomodori ci fotte il lavoro. Se non fa niente vive a scrocco, se crede nel suo dio è un fondamentalista, se crede nell'altro perché non lo ospita Bergoglio. Se non mangia il maiale ha pure delle pretese, se lo mangia è un villeggiante. Se muore in mare è colpa degli scafisti, se non muore colpa delle ong, se gli muore un figlio colpa sua, se muoiono tutti colpa della guerra, se scappa dalla guerra non è un vero uomo.
Eppure un giorno tutti questi esorcismi appariranno per quello che sono, cose che si dicevano e colpe che si attribuivano per rintanarsi nell'astrazione, in un'esistenza maledettamente esteriore e mentale, a una criminale distanza di sicurezza dalle rughe di un volto, la luce spenta o accesa di uno sguardo, le braccia estenuate. Le singole voci, i singoli corpi. Per cui salvare gli uomini e le donne in fuga dalla siccità o dalla guerra, salvarli nonostante tutto e disobbedendo eventualmente alla legge, non è davvero un dovere: è la libera scelta di un'ideologia che non indietreggia al contatto con la vita, la più concreta e reale, anche la nostra.
E tutte le atrocità della storia - puntualmente soccorse da un monumentale apparato di giustificazioni, teorie, leggi, norme, opinioni, risentimenti, necessità e morali - stanno dall'altra parte."
(Pierpaolo Ascari)
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pier-carlo-universe · 4 months ago
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Cesare Lombroso: Uno sguardo sul male attraverso l’opera di Paolo Mazzarello
La presentazione del libro “Il darwinista infedele” offre un nuovo punto di vista su uno dei più controversi scienziati italiani.
La presentazione del libro “Il darwinista infedele” offre un nuovo punto di vista su uno dei più controversi scienziati italiani. Il 24 ottobre 2024, presso la Biblioteca comunale “Roberto Allegri” di Serravalle Scrivia, verrà presentato il nuovo libro di Paolo Mazzarello, “Il darwinista infedele. Lombroso e l’evoluzione”. L’evento, organizzato dall’Assessorato alla Cultura del Comune di…
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klimt7 · 10 months ago
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25 aprile 2024
Festa della Liberazione
dal FASCISMO
anche da quello strisciante della Meloni e del suo governo di arroganti cialtroni e cafoni che ignorano completamente la Storia della Repubblica Italiana.
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“È questo il fiore del partigiano”
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"Dormi sepolto in un campo
di grano, non è la rosa
non è il tulipano che ti fan veglia
dall’ombra dei fossi, ma sono
mille papaveri rossi"
Inizia così La guerra di Piero, una tra le più celebri canzoni del cantautore genovese Fabrizio de André. Ma come tutte le citazione di Faber, che nascondono sempre una ragione profonda, c’è un motivo ben preciso per cui ci sono solo mille papaveri rossi sulla tomba di Piero.
Per questo il 25 aprile sembra il momento migliore per scoprire il valore del papavero rosso come fiore simbolo dei morti in battaglia in tutte le guerre, di ogni epoca e nazione, così come vale per i soldati ucraini caduti a causa della inaccettabile invasione russa pianificata dal criminale Putin.
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youtube
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Buon 25 aprile
Festa della Liberazione
dal Fascismo
a TUTTI !!!
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ballata · 17 days ago
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Il 2025 è ancora una volta cominciato con film, articoli, interviste, racconti su Mussolini e il fascismo come Male Assoluto. Un tempo si parlava del fascismo citando storici e i filosofi e avvalendosi della ricerca di De Felice o altri; oggi se ne parla tra pregiudizi e pregiudicati, con Scurati più vari banalizzatori, avvalendosi di psicopatici monomaniacali e venditori di etica a buon mercato, come se fosse solo storia criminale, storia del diavolo. Fascismo eterno, infinito, maligno.
Perché questa ossessiva necessità di maledire continuamente il fascismo? È l’unico modo tramite la narrazione del male di legittimare, giustificare la presente società come bene assoluto inconfutabile e per ricacciare nel male chi non è conforme al mainstream. Il fascismo, come ogni fatto storico, non fu male assoluto, fu mescolanza e contraddizione. Ma quanto più tradita e malridotta è la nostra democrazia o la nostra libertà, tanto più ossessivo è il ricorso al fascismo come capro espiatorio di ogni male odierno. Rappresentazione riduttiva, poiché ci sono molte più cose in cielo e in terra, nella storia di ieri e nella vita di oggi di quante ne racconti il fascismo e l’antifascismo, che vissero e morirono insieme.
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b0ringasfuck · 22 days ago
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servizi a domicilio... olio di ricino
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